Dalla Toscana alla Ferrero:

una nuova filiera agricola per la nocciola toscana

C’è una nuova storia che cresce nei campi della Toscana. È la storia del Progetto Nocciolo, l’iniziativa promossa da Co.Agri.A – il Consorzio delle Imprese Agricole Aretine – per dare vita a una filiera agricola innovativa, sostenibile e profondamente radicata nel territorio.

Una storia che oggi trova un riconoscimento importante: la prima fornitura di nocciole toscane destinate a Ferrero, colosso internazionale della produzione dolciaria, simbolo di qualità e di made in Italy nel mondo.

Una collaborazione strategica con Ferrero

La consegna di 7 tonnellate di nocciole provenienti dalle aziende della Toscana rappresenta un traguardo concreto: il primo risultato tangibile di un accordo di filiera tra Co.Agri.A e Ferrero, che punta a costruire in Toscana un polo produttivo dedicato alla coltivazione e alla valorizzazione della nocciola italiana.

L’intesa prevede l’impianto di oltre 600 ettari di noccioleti già in corso di realizzazione, con il coinvolgimento diretto di circa 25 imprese agricole associate al Consorzio. L’obiettivo, nel medio periodo, è quello di raddoppiare la superficie fino a 1200 ettari, creando così una filiera agricola completa e stabile, capace di garantire redditività alle aziende e qualità costante alla produzione.

C’è una nuova storia che cresce nei campi della Toscana. È la storia del Progetto Nocciolo, l’iniziativa promossa da Co.Agri.A – il Consorzio delle Imprese Agricole Aretine – per dare vita a una filiera agricola innovativa, sostenibile e profondamente radicata nel territorio.

Una storia che oggi trova un riconoscimento importante: la prima fornitura di nocciole toscane destinate a Ferrero, colosso internazionale della produzione dolciaria, simbolo di qualità e di made in Italy nel mondo.

Una collaborazione strategica con Ferrero

La consegna di 7 tonnellate di nocciole provenienti dalle aziende della Toscana rappresenta un traguardo concreto: il primo risultato tangibile di un accordo di filiera tra Co.Agri.A e Ferrero, che punta a costruire in Toscana un polo produttivo dedicato alla coltivazione e alla valorizzazione della nocciola italiana.

L’intesa prevede l’impianto di oltre 600 ettari di noccioleti già in corso di realizzazione, con il coinvolgimento diretto di circa 25 imprese agricole associate al Consorzio. L’obiettivo, nel medio periodo, è quello di raddoppiare la superficie fino a 1200 ettari, creando così una filiera agricola completa e stabile, capace di garantire redditività alle aziende e qualità costante alla produzione.

Diversificare per crescere

Il Progetto Nocciolo nasce da una riflessione condivisa: l’attuale andamento dei mercati agricoli e il calo dei prezzi dei prodotti seminativi tradizionali impongono la ricerca di nuove soluzioni agronomiche.

Il nocciolo, pianta rustica e adattabile, rappresenta una risposta concreta: consente di diversificare le produzioni, ridurre il rischio economico e aprire nuove prospettive di reddito per gli agricoltori della zona.

“Il tracollo dei prezzi dei prodotti seminativi impone di valutare altre tipologie di coltivazione – spiega Angiolino Mancini, presidente del Consorzio delle imprese agricole aretine –. Servono soluzioni agronomiche diversificate e serve coraggio, perché aderire al progetto significa investire, credere in un percorso nuovo e acquisire nuove competenze. Ma i risultati che stiamo ottenendo ci dicono che questa è la strada giusta”.

Una filiera agricola sostenibile e di qualità

L’accordo con Ferrero rappresenta una garanzia di visione e di continuità: il gruppo piemontese ha scelto di investire su una filiera corta, trasparente e sostenibile, in grado di valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani.

Per le aziende toscane coinvolte nel progetto, ciò significa poter contare su un partner solido e competente, capace di offrire assistenza tecnica, formazione e supporto gestionale.

“Avere Ferrero al nostro fianco – sottolinea Mancini – significa poter contare su know how, capacità manageriali e un’attenzione costante alla sostenibilità. È un modello di collaborazione che mette al centro la qualità del prodotto, il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle competenze locali”.

Innovazione e tradizione insieme

Il Progetto Nocciolo non è solo un investimento agricolo, ma anche un laboratorio di innovazione rurale. Le imprese partecipanti stanno adottando tecniche di coltivazione moderne e sostenibili, che rispettano l’ambiente e migliorano la qualità del suolo: dall’irrigazione di precisione al monitoraggio satellitare, dall’uso controllato dei nutrienti fino alla gestione integrata delle risorse.

L’obiettivo è creare un modello replicabile di agricoltura responsabile, in grado di coniugare efficienza produttiva, tutela ambientale e valorizzazione delle risorse territoriali.

Nocciole toscane per la Nutella e i Ferrero Rocher

Le nocciole della Toscana entreranno nella catena produttiva di Ferrero per diventare parte di prodotti iconici come Nutella e Ferrero Rocher. È un risultato che unisce la tradizione agricola toscana a una delle realtà più note dell’industria alimentare italiana, in un circolo virtuoso di qualità, lavoro e sostenibilità.

Ogni ettaro di noccioleto piantato rappresenta un passo avanti verso una nuova economia agricola territoriale, più solida, più consapevole e più aperta all’innovazione.

Guardare lontano

Il Progetto Nocciolo è dunque un percorso di crescita collettiva, che parte dalle campagne della Toscana ma guarda al futuro dell’agricoltura toscana e italiana.

Una sfida fatta di impegno, visione e fiducia nella capacità delle imprese agricole di rinnovarsi senza perdere le proprie radici.

Come sottolinea il presidente Mancini, “questa prima consegna è solo l’inizio di un cammino. Vogliamo che la collaborazione con Ferrero continui a crescere e che sempre più agricoltori possano unirsi a questo progetto, contribuendo a costruire una filiera del nocciolo toscano riconosciuta e apprezzata in tutto il Paese”.