La coltura del nocciolo si conferma alternativa interessante alle coltivazioni tradizionali in Toscana grazie a caratteristiche agronomiche favorevoli e potenziale economico.

In Toscana la coltivazione del Corylus avellana (nocciolo) sta registrando un crescente interesse da parte delle imprese agricole, grazie alla sua adattabilità collinare, alla possibilità di gestione meccanizzata e al rendimento della frutta a guscio.
Secondo recenti analisi agronomiche, questa coltura richiede un terreno ben drenato, pH neutro, evita ristagni idrici e può essere condotta con moderati interventi fitosanitari.

L’opportunità viene vista come via di diversificazione per le aziende collinari toscane: in contesti caratterizzati da agricoltura di collina, la coltura del nocciolo offre un’alternativa alle monocolture e seminativi.
La produzione nazionale di nocciole è richiesta dall’industria dolciaria e la Toscana mira a inserirsi con produzioni di qualità. Tuttavia, l’avvio di nuovi impianti richiede investimenti, formazione tecnica e una strategia di medio-termine. fruitjournal.com+1